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COMPETENZA RELAZIONALE

HAI UNA BUONA COMPETENZA RELAZIONALE?

Cioè riesci a creare relazioni soddisfacenti, serene e autentiche? Stare insieme, è questo il nocciolo della competenza relazionale: gli uomini lo fanno da milioni di anni e pare proprio che ciò abbia dato i suoi frutti. Storia, arte, scienza, tecnologia, filosofia e religione sono solo alcuni dei frutti dell’albero della Relazione Umana. Il cesto che li raccoglie tutti si chiama “cultura” ed è tanto capiente da non esser mai colmo.

IL VANTAGGIO DI STARE INSIEME

Stare insieme, nel senso di aggregarsi, è vantaggioso: lo sanno anche organismi ben più semplici di noi. Lo sai che i batteri si organizzano in colonie, quando non ci sono abbastanza risorse per tutti? Da quasi quattro miliardi di anni i batteri si comportano come se avessero un “quorum sensing”, un senso del gruppo. E lo sfruttano per stare meglio. Ad esempio, quando sono nella tua gola, dove trovano un habitat ideale, si mettono insieme per formare una barriera e secernono molecole che creano un velo protettivo e resistente. “L’unione fa la forza“, si dice, e allearsi risulta vantaggioso anche nel mondo dei microbi: batteri della stessa famiglia stringono rapporti di solidarietà. E se nelle fila degli alleati c’è qualche batterio che non partecipa alle attività di famiglia, viene eliminato dal gruppo! A questo punto ti stai chiedendo se i batteri sono intelligenti, perché sembra proprio così. La scienza ci dice che i microbi obbediscono semplicemente all’ordine naturale delle cose. Essi rispondono ad una forza vitale che si chiama omeostasi. https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/06/26/lo-strano-ordine-delle-cose-descritto-da-damasioBologna15.html

STARE BENE INSIEME

Stabilire relazioni è naturale per gli esseri viventi e a stare insieme son capaci tutti. Quando si tratta di guadagnare ciascuno il suo, la cooperazione si è dimostrata nella storia planetaria una strategia conveniente. E lo è ancora. Ma Stare insieme e Starci bene non è la stessa cosa, anzi sembra a volte che si tratti di diversi ordini semantici. E’ quel termine aggiunto, “bene”, che fa la differenza tra un batterio e un uomo? Personalmente ritengo che sia proprio così. Stare bene insieme è una richiesta squisitamente umana. Ora, la questione è questa: stare bene con gli altri è naturale, come lo stare insieme, oppure lo si impara strada facendo? Nella seconda delle ipotesi è chiaro che possiamo stare sempre meglio con gli altri, a patto che acquisiamo una vera e propria competenza relazionale.

RELAZIONI LUNGO LA STRADA

Anche noi umani rispondiamo ai principi omeostatici di conservazione ed evoluzione, però siamo ben diversi dai batteri. A noi interessa stare bene e anche essere felici, mantenerci e anche rinnovarci, essere e anche diventare. Ci piace il “qui e ora” e anche l’ “ovunque in ogni tempo”. Siamo mossi da sentimenti complessi e nobili, come amore e compassione. Per empatia sentiamo e comprendiamo i sentimenti altrui, e per simpatia siamo portati a condividerli per aiutare il prossimo. Perseguiamo l’unione, la cooperazione, la reciprocità, la solidarietà anche a prescindere dal tornaconto personale. Mi piace immaginare ogni essere umano come un viandante. Nel viaggio della Vita incontriamo altri viandanti come noi. Siamo ben equipaggiati giusto per stabilire con loro una relazione vantaggiosa, come è nella nostra natura.

LA SALUTE EMOTIVA 

Le emozioni e i sentimenti ci dicono in ogni momento che tipo di relazione stiamo intrattenendo, come sta andando e soprattutto se ci sta facendo bene. Vale sia per le relazioni con gli altri sia per quelle con noi stessi. Le relazioni interpersonali hanno molto a che fare con le relazioni intrapersonali, cioè quelle con noi stessi. Se siamo bravi a stare con noi stessi, lo siamo anche a stare con gli altri. Alla base di qualsiasi società che funziona ci sono individui che funzionano per se stessi e il primo segnale di buon funzionamento è la salute emotiva. Quanto siamo equilibrati? Per poter rispondere a segno, è bene intenderci: l’equilibrio emotivo nasce da 3 fattori influenti come la consapevolezza, la responsabilità, l’autonomia. Richiede un lavoro, cioè un’applicazione costante che mira a ottimizzare le energie psicofisiche.http://dottsilviacalzolari.it/relazioni-difficili/

IMPARARE A GESTIRE LA SALUTE EMOTIVA

Imparare a gestire la nostra salute emotiva è il primo passo per sviluppare la competenza relazionale. Questa competenza ci offre 3 opportunità: potenziarci come individui, creare società sane e formare culture positive. Una persona in buona salute emotiva ha un ottimo equipaggiamento per viaggiare nel mondo delle relazioni e portarsi a casa vantaggi funzionali alla propria realizzazione. Il secondo passo è quello di sviluppare i 3 gradi della potenzialità relazionale: empatia simpatia e compassione. Che sono gradi diversi di un’unica grande funzione: la Relazione Umana. Gli esercizi non ci mancano: le occasioni per metterci alla prova  ci vengono offerte dalla strada, dal lavoro, dalla famiglia in qualsiasi momento della nostra giornata.

COMPETENZA RELAZIONALE

La competenza relazionale: prendi un’ innata qualità umana, come la propensione relazionale, la alleni, esercitandoti sul campo della vita quotidiana, finchè diventi bravo: sei diventato un competente relazionale! Stare bene insieme agli altri è una forma di maestria. Si applica anche alla competenza relazionale il concetto di ars, cioè di maestria legata all’acquisizione di una tecnica. Se sei diventato “Mastro di Relazioni”è perché hai allenato la tecnica dei 3 pilastri
  1. Frequentare
  2. Partecipare
  3. Interagire
Questa tecnica si sviluppa sul piano della consapevolezza, quindi deve essere sperimentata con intento e attenzione, che sono attributi della coscienza. Personalmente ti consiglio di mettere in conto che le relazioni sono come un investimento: ci sono rischi e benefici da valutare prima di impegnarsi. Vuoi investire in relazioni umane? È certamente un buon business. Per quello che mi riguarda penso che il business sia un fenomeno biologico e vada visto come tale. Investire in relazioni umane è a mio avviso un business conveniente: a fronte di un piccolo investimento si ha un guadagno a dir poco sbalorditivo.

COSTRUIRE UNA RETE DI OPPORTUNITA’

Atteggiamenti e comportamenti di buona qualità relazionale possono tessere una rete di opportunità più resistente di quella di un ragno. Attenzione però: la rete non regge e si spezza facilmente se il filo è debole. Ti raccomando di investire in relazione umane solo se sai di poter essere autentico, ecologico e leale verso la tua essenza più profonda. “Chi sono io?”: è una buona domanda da cui partire per poter poi tessere la tua rete relazionale con persone simili che attirerai e che ti attireranno in modo naturale secondo principi di sincronicità e coerenza. L’altro consiglio che ti do è di mirare ad un obiettivo esaltante nel costruire la tua rete relazionale, pertinente alla tua missione e alla tua visione della vita.

UNITI ALLA META

Siamo esseri sociali? Sì. Ognuno di noi potenzia l’altro. Ciò vale anche quando si considerino eventi umani negativi e nefasti in un tempo abbastanza lungo per verificare le reazioni positive emergenti a posteriori. È la storia, è la biologia, è l’Uomo la prova che “per andare nel paese di Migliore, si va tutti insieme”.