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Bambini intelligenti con stimoli competenti

I bambini nascono con ben 100 miliardi di neuroni, che cominciano da subito a stabilire correlazioni tra loro formando una fitta rete sinaptica. Il numero delle sinapsi e la velocità alla quale si formano nella prima infanzia è strabiliante ed è influenzato dagli stimoli cerebrali forniti, cioè dalle esperienze che i bambini fanno. È grazie allo sviluppo delle reti neurali che i bambini  diventano sempre più competenti e che a 2 mesi cercano di afferrare i capelli della mamma, a 6 possono vedere bene il volto del fratellino più grande, a 12 possono già dire le prime parole!. Nel cervello infantile c’è un via vai di informazioni che viaggiano velocissime sotto forma di impulsi elettrici tra un neurone e l’altro così da disegnare delle vere e proprie mappe cerebrali. Quando arriva uno stimolo sensoriale gruppi di neuroni anche molto distanti tra loro si accendono insieme, come se facessero parte funzionalmente di  una famiglia, e rimangono connessi tra loro: la loro connessione diventa sempre più stabile nel tempo, man mano che il bambino ripete l’ esperienza. Questo si chiama meccanismo dell’apprendimento e dipende molto dai fattori ambientali: se il bambino vive in un ambiente propositivo, fa esperienze che lo portano ad imparare  nuovi comportamenti. Nei primi due-tre anni di vita ogni momento è giusto per apprendere: le connessioni tra neuroni si sviluppano sempre più velocemente e raggiungono il numero massimo possibile, circa il doppio di quello del cervello adulto.  Si sta formando l’intelligenza, ovvero quella bellissima armonia funzionale tra le diverse parti del cervello che permette di esprimere al meglio tutte le sue potenzialità. Alla base dell’intelligenza ci sono le percezioni e le sensazioni mediate dal corpo, le emozioni, poi le funzioni superiori, come la memoria e il pensiero, quelle integrative, che permettono di costruire l’immagine delle cose, e poi ancora la consapevolezza, la coscienza ecc… Questione di genetica  o di adattamento? L’intelligenza è innata o acquisita? Siamo destinati ad essere più o meno intelligenti oppure possiamo scegliere di essere sempre più intelligenti? Mentre la scienza progredisce su questi temi, i nostri bambini sviluppano di giorno in giorno il loro potenziale di intelligenza influenzati dall’ambiente in cui vivono. Pare che stimolare il cervello dei piccoli prima dei tre anni sia molto importante per il loro futuro. Va benissimo parlare con loro, raccontargli storie, fargli vedere illustrazioni adatte all’età, farli disegnare, cantare assieme canzoncine e filastrocche, giocare, ma la tv no, perché pare proprio non essere uno stimolo positivo, anzi può rivelarsi un grande ostacolo per un corretto sviluppo cerebrale. È quello che ci dice la Scienza, portando come prove una serie ben nutrita di lavori e studi. http://www.medcam.it/it/news/546-medcam-stimolare-il-cervello-prima-dei-quattro-anni-e-salutare.html

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