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Medicina di Bach nella regolazione biologica

Medicina di Bach e cure integrate

La Medicina di Bach, ovvero diagnosi e cura del disagio di vivere che si nasconde dietro a un mal di testa, a un malassorbimento, a una tachicardia o a qualsiasi altro sintomo che non ha niente di organico. Oggi più che mai la Medicina di Bach è uno strumento attuale e irrinunciabile in Medicina Integrata. Si tratta di una medicina che affronta grandi temi esistenziali: che cos’è la salute? Che cosa vuol dire star bene? Se ci si ammala, come si fa a guarire? Queste ed altre riflessioni sono all’ordine del giorno negli studi medici. Riflessioni di inestimabile valore nella vita di chi patisce e di chi cerca di alleviare la sofferenza altrui.

la relazione di Cura

La Medicina Integrata è aperta alla relazione che cura, quella tra medico e paziente, che il più delle volte fornisce risposte confortanti a tali domande. Si tratta di una Medicina originale, che ricerca le cause del malessere al di là delle etichette diagnostiche, pur importanti. Il medico lo sa, che i mal di testa non sono tutti uguali, anche se possono essere curati con la stessa medicina. Sa anche, il medico, che la guarigione e la cura non sono la stessa cosa, poiché tutto può essere curato, ma non tutto poi guarisce. Dunque, il punto è: “come si guarisce”. Questo è l’approdo della pratica medica, dove convergono aspettative, intenti, competenze, esperienze, valori professionali e personali di ogni singolo medico.

il Super Sistema Integrato

Oltre le soluzioni spicciole, c’è la Medicina Integrata, con i suoi presupposti moderni e tradizionali, con un ampio corredo di terapie e tecniche per il riequilibrio, l’armonizzazione e l’integrazione funzionale. Protagonista: il Super Sistema Integrato, PsichicoNeuroEndocrinoImmunologico (o PNEI). Che l’integrazione funzionale sia una realtà biologica è Scienza. Una scienza popolare: tutti la conoscono e ne hanno prove tutti i giorni. Star bene, lo sanno tutti, vuol dire pensare bene, fare bene, provare buoni sentimenti, realizzare e realizzarsi. E star bene è soprattutto una questione di etica verso se stessi: questo è il punto cruciale della Medicina di Bach

eppure non mi sento bene

eppur non basta, sì è vero: non sempre avere un fegato sano, una mente sveglia, un corpo robusto e resistente è sufficiente per “sentirsi bene”. A volte, anche se gli strumenti sono ottimi, è come se mancasse il direttore d’orchestra, vero? Non c’è niente che non va in assoluto eppure sentiamo che non va bene. Chi dirige l’orchestra? E’ la domanda che tutti i pazienti prima o poi si fanno. Una di quelle domande che di solito i più temono di fare al proprio medico. Una di quelle domande che però un medico si aspetta, perché sa che una risposta convincente può fare la differenza tra “curare” e “guarire”.

“guarisci te stesso”

C’è stato un medico che ha precorso i tempi, annunciando i presupposti della medicina integrata già agli inizi del  ‘900. Edward Bach, il medico inglese che ha lanciato la floriterapia, non è solo il dottore dei fiori, ma anche, e soprattutto, un vero filosofo della guarigione. Lo stile di vita alla “Edward Bach” è molto moderno, lo sapete? Insegna come vivere senza ammalarsi: in fondo è semplice, basta essere se stessi e seguire la propria vita maestra. Bisogna leggere gli scritti originali per comprendere l’attualità dei concetti chiave della sua opera. Un’ opera tra Visione e Missione, non c’è dubbio, preziosa oggi più che mai. Già, proprio oggi che sappiamo scientificamente quanto sia importante per vivere a lungo e bene essere ispirati, motivati, desiderosi. Muovi i tuoi passi sulla via Maestra oppure arranchi per sentieri contorti? Se a volte ti sembra di stare correndo nella ruota del criceto o ritorni sempre al via come nel gioco dell’oca, stai certo: sei fuori dalla via maestra e di sicuro non stai bene (e prima o poi te ne accorgerai).

DNA e biofotoni

Sulla via maestra c’è luce, vedi bene dove vai e non ti perdi. La scienza potrebbe leggere questa metafora collegandola al meccanismo on-off dei geni. Geni che si attivano illuminano il DNA con l’emissione biofotonica. Neuroni che si collegano fra loro accendono reti da cui originano i processi mentali.  La Luce interiore è una realtà biologica, prima di essere una credenza culturale, un fatto letterario o una ispirazione spirituale. Luce: il pattern della nostra energia, quella che fa funzionare il motore di alimentazione del  Super Sistema Integrato.https://www.neuroscienze.net/biofotoni-ed-armonizzazione-della-vita-biologica/

il potenziale luminoso

Alla fine tutto è Luce, insomma, ciò che vive finchè vive. Edward Bach non conosceva ancora le tante meravigliose scoperte della scienza eppure era così sicuro del potenziale luminoso del nostre essere! Lo identificava con qualcosa di molto preciso: il direttore dell’orchestra, quello che crea la melodia. E’ la nostra Essenza. Per Dante sarebbe stato quell’amor “che muove il sole e le altre stelle”, vale a dire quel principio vitale che illumina la nostra vita in ogni suo aspetto. Un principio  che segna il nostro passo sulla strada (o Missione) che ognuno di noi ha da compiere, rispondendo ad una sua esclusiva e originale richiesta (la Visione).

siamo tutti a lezione

Perché tutti siamo qui non a caso bensì per un comune motivo: imparare per evolvere. Chiaro, no? Sono tante le persone che intuiscono che è così, che capiscono che è così, che verificano che è così. La vita serve per essere migliori, e ciò vale per ogni vita, anche quella più misera o insignificante. Siamo tutti a lezione.

energia informata

Essenza: secondo Aristotele questo termine indica “ciò per cui una certa cosa è quello che è, e non un’altra cosa”. Immagino la mia Essenza come una specie di marchio, per cui io e solo io sono me stessa, e non un’altra persona. È una traccia indelebile della nostra autentica natura, di cui tutte le cellule sono informate in modo coerente e sincronico. A volte lo percepiamo solo come un flebile sospetto, altre volte come una certezza assoluta, ma il succo è questo: noi sappiamo chi siamo ad un livello molto profondo. L’Essenza è un’ energia informata di “tutto ciò che sei”, che impregna tutte le tue le funzioni e le integra: corpo, mente e cuore.

l’Essenza all’opera

E come tutte le forze, l’Essenza qualcosa produce: emozioni, sentimenti, pensieri, azioni. Quando siamo allineati alla nostra Essenza, forte e pura, la sua luce viva e potente illumina il DNA; ogni cosa che proviamo sentiamo pensiamo facciamo è espressione diretta di quel che siamo. E’ nostra facoltà (e anche responsabilità) mantenere la  condizione perfetta dell’integrazione del Super Sistema per condurre una vita ricca di senso e significato, piena di occasioni interessanti e proficue per crescere ed evolvere, dando e ricevendo il meglio. Le più antiche culture si sono occupate di come possiamo mantenerci allineati con la nostra Essenza e anche le più moderne indicazioni sullo stile di vita, la gestione emozionale, la realizzazione degli obiettivi ecc. mirano alla ricerca dell’integrazione perfetta (il che vuol dire anche felicità).

“voi soffrite a causa vostra”

Capita però che la luce dell’Essenza venga ottenebrata, ne sai qualcosa anche tu? E’ allora che diventiamo deboli incerti insicuri e non sempre quello che realizziamo ci fa stare bene. Nel 1931 il dottor Edward Bach lanciò una provocazione in occasione di una conferenza medica. “Voi soffrite a causa vostra”, è il titolo del suo illuminato discorso, in cui osserva e ammonisce al riguardo di una verità valida ancor oggi: la malattia è il risultato di un negato allineamento ai dettami della nostra Essenza (o Anima) (Edward Bach, Le opere complete, Macro edizioni).

7 passi nelle virtù

Il corpo, dice Bach, è il santuario dell’Anima: diventa fonte di dolore quando non ascoltiamo le voci dal profondo. L’intuizione, quando si collega alle radici del nostre essere, ci suggerisce le scelte giuste, quelle che ci portano in alto lungo una scala di valori: pace, speranza, gioia, fiducia, certezza, saggezza, amore. Li possiamo conquistare, grazie alle esperienze di vita quotidiana: ogni nostra giornata fa da sfondo alla nostra evoluzione, è il teatro dove impariamo a tirar fuori il meglio di noi e dimostriamo che possiamo essere migliori. Bach individua in queste Virtù i 7 passi da fare per guarire da ogni ferita, da ogni malattia, da ogni tribolazione. C’è una forza speciale nella filosofia di Bach, legata al fatto che le sue considerazioni sono verificabili da tutti.

7 passi nella malattia

Ci sono malattie che vengono ben prima delle varie patologie mediche e che si chiamano orgoglio, violenza, odio, egoismo, ignoranza, instabilità, avidità. Basta che ci immedesimiamo in queste situazioni negative, di cui tutti siamo stati vittima almeno una volta, per comprendere quanto male possano farci, quanto possano offuscare la nostra mente, congelare il cuore e gettarci nella più oscura condizione: la “l’oscura notte dell’anima”(dall’opera di San Giovanni della Croce all’opera di Bach).

“libera te stesso”

Allora ci vuole la Luce che ci ricordi chi siamo; riportandoci alla nostra Essenza possiamo guarire e liberarci dal dolore. Dove l’andiamo a prendere una luce che illumini un’oscurità così profonda come quella della depressione? Bach pensò ai fiori, perché i fiori hanno un potenziale vitale completamente espresso e sono disponibili a donarcelo attraverso le diluizioni in acqua, che sono alla base delle preparazioni dei suoi rimedi.http://www.bachcentre.it/fiori_bach/index.php

nell’ottica di Bach

A tu per tu con Bach, che cosa ci direbbe oggi? “Accendi la luce della tua Essenza usando la Natura. Prendi quell’essenza che ti aiuta a imparare la lezione che ti serve o che non vuoi imparare. Se sei egoista hai bisogno di provare a vivere con generosità,  se sei rigido hai bisogno di ammorbidirti nei modi e nei sentimenti, se sei orgoglioso hai bisogno di scendere dal pero e di cominciare a servire gli altri come se fossero tuoi fratelli”.

dal disagio alla malattia

È vero che ci sono rimedi floreali che servono per farti stare più calmo, per farti dormire meglio, per aiutarti a prendere un aereo quando hai una fifa blu di volare. Non perdere di vista, però, quello che è il messaggio più importante legato alla floriterapia: il tuo disagio, qualunque esso sia, nasconde qualcosa di più, qualcosa che ha a che fare con te, con il modo di vivere che stai portando avanti, con le credenze e i valori che hai. Fermati e ascolta: sei te stesso nella vita di tutti i giorni? Ci sono desideri altri, pensieri altri, emozioni altre, a cui non stai dando spazio? E’ questa la missione e la visione della tua vita, quella cioè a cui stai dando retta? Che cosa altro c’è da sapere su chi sei e dove vai.

regolazione con i rimedi floreali

Integrare vuol dire assemblare, riunire, mettere assieme in modo armonioso e funzionale. La medicina è integrata quando promuove la regolarità e la libera espressione del nostro potenziale vitale. Nella medicina di regolazione la floriterapia ha una sua collocazione sostanziale ed è il modo più naturale di concepire una reale comunicazione tra anima e corpo. Cosa che è sempre più necessaria per salvarci tutti quanti da noi stessi, dai nostri veleni, dalle nostre contaminazioni, nonché dai nostri “brutti pensieri” (direbbe Lucio Dalla).

un ponte tra Visione e Missione

Tra la Visione e la Missione: un ponte tra i desideri più intimi e profondi di cui vediamo la splendida immagine nel futuro e la strada da percorrere per avere una vita piena di senso e significato. http://dottsilviacalzolari.it/il-coaching-dei-fiori/. Un ponte di salute e prosperità, che io vedo costellato di fiori semplici spontanei e sorprendenti, come la vita. E su questo ponte c’è, ad aspettarci, un testimone di coraggio, pace e speranza, che io voglio seguire, ancor oggi e ancora per tanto tempo. Grazie, Edward, per la compagnia.

Buon Viaggio


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