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TU CHIAMALE (SE VUOI) EMOZIONI

Un (bel) tramonto? Una (buona) mela? Una (rilassante) passeggiata? Gli aggettivi tra parentesi non avrebbero alcun senso se non ci fossero le emozioni. Le emozioni sono fondamentali per crearci una precisa idea delle cose (dopodiché possiamo passare ai fatti!).

Percezioni, Sensazioni, Emozioni costituiscono un pacchetto “All in One”: lo acquistiamo e lo spendiamo durante una qualsiasi esperienza. PSE: i primi mattoni per costruire immagini del mondo e tradurle in pensieri e azioni.  Tutti i nostri comportamenti dipendono da come utilizziamo il bonus PSE. Per capire meglio, segui il filo logico da questo punto: quando dico che ieri ho visto un bel tramonto, è perché ieri, verso sera, assistendo allo spettacolo del sole che andava giù, mi sono emozionata. Ciò mi ha portato ad uno stato d’animo di pace e serenità. Ho pensato di avere avuto una buona giornata e ipotizzato di poterne avere una addirittura migliore domani. Mi sono predisposta a preparare una buona cena gourmet. Ho cucinato con amore: tutti in famiglia mi hanno fatto i complimenti ed io sono stata felice. Come vedi, una cascata di eventi dipende dall’emozione che provi mentre fai qualcosa.

Per inciso: noi facciamo sempre qualcosa, dato che anche “far niente” è pur sempre qualcosa. 

Riesci a vedere il percorso? Sono partita da una emozione positiva, ho avuto pensieri e sentimenti positivi e ho fatto cose positive. Provare emozioni positive conviene, non c’è dubbio, perché tutto ciò che ne deriva è perfettamente coerente (dunque positivo!).

Il nostro corpo è lo strumento percettivo, sensitivo ed emozionale che rende possibili le nostre esperienze. In neuroscienze i circuiti nervosi che portano le informazioni PES al cervello vengono definiti col termine “bottom up”, perché gli stimoli vengono raccolti dall’ambiente e veicolati fino alle cortecce cerebrali con un percorso dalla periferia al centro e dal basso verso l’alto. Nel loro lungo percorso questi stimoli vengono elaborati dai centri nervosi disposti lungo il tragitto: il midollo spinale, il tronco cerebrale, il sistema limbico, il cervelletto. Da questi stessi centri nervosi partono le risposte motorie più semplici, come i riflessi e le reazioni istintive, che ci permettono di sopravvivere e di adattarci velocemente alle condizioni ambientali. Esempi di vita quotidiana: se passiamo inavvertitamente un dito sulla fiamma lo ritraiamo alla svelta e senza pensarci su; se siamo inseguiti da un cane indispettito, ce la diamo subito a gambe  senza perderci in convenevoli. Risultato: siamo scampati ad un pericolo alla grande! L’emozione paura ci ha salvato!

Prenditi cura del tuo corpo se vuoi avere un equilibrio emozionale! Trova la tua modalita’ garantita  che ti faccia stare bene (generalmente e’ quella che ti diverte di piu’!)

Quando si tratta non solo di sopravvivere ma di vivere meglio, è determinante il ruolo dei centri nervosi superiori, che si trovano nel cervello più evoluto. Le cortecce cerebrali elaborano ed integrano gli stimoli ricevuti dal sistema PES. Il loro scopo? Permetterci di evolvere, ottenendo una qualità di vita ottimale rispetto alle nostre esigenze.

I circuiti neurali che trasportano i comandi dalle cortecce cerebrali al corpo, vanno dall’alto al basso e dal centro alla periferia. Si chiamano “top down” e sono in collegamento con altri sistemi, oltre a quello nervoso, come il sistema ormonale, immunitario e psichico. Ciò spiega perchè le nostre azioni si accompagnano a stati d’animo, variazioni ormonali, produzione di sostanze che condizionano le nostre risposte immunitarie. Quando facciamo qualcosa che ci piace, ad esempio, nel nostro sangue circolano più endorfine, sostanze che non ci fanno sentire il dolore fisico; c’è un amento di serotonina, la molecola della felicità; il nostro metabolismo è più attivo, perché si produce più GH, ormone della crescita, e TSH, ormone tiroideo; i nostri pensieri sono più fluidi perché aumenta il BDNF, il fattore che stimola la crescita e la funzionalità dei neuroni. Questo mosaico di cambiamenti compone l’immagine di noi felici e contenti che facciamo cose belle. E quando facciamo cose che non ci piacciono? In quel caso sono altre le sostanze che vengono prodotte, ma il meccanismo è lo stesso (il risultato invece no). https://www.macrolibrarsi.it/libri/__molecole_di_emozioni.php

Tu chiamale SE VUOI emozioni, ma sai che cosa sono? Delle nostre emozioni non siamo sempre consapevoli, prova ne è che spesso ci immergiamo in esse e non sappiamo più come uscirne. Una bella notizia: le emozioni non ti fanno prigioniero, non ti rendono schiavo, non fanno il bello e il cattivo tempo nella tua vita. Puoi usarle consapevolmente a tuo vantaggio. Troppe persone cercano di scansare la componente emozionale della loro vita nella convinzione di vivere meglio. Troppe persone sono impegnate in una gestione “fai da te” nella convinzione che ciò serva a stare bene. Nulla di più inutile (e pericoloso). Le emozioni ci servono: sono un radar nella vita e funzionano proprio allo stesso modo di un sistema di orientamento. Accoglile, e ti metti in condizione di fare scelte quotidiane ponderate. La chiave del successo personale è una sintesi coerente tra intelligenza emotiva e intelligenza operativa.

Per capirci: per far bene le cose ed essere felici di farle, puoi aprire gli occhi sul mondo, scegliere consapevolmente quel che vuoi, come lo vuoi e perchè lo vuoi. Per riuscirci, alleati con le tue emozioni e fidati di loro!


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