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Curcuma: il sole anche d’inverno

Profumata, leggermente piccante, di un dorato intenso e brillante: è la curcuma, o zafferano delle Indie, una spezia orientale che è diventata la protagonista di importanti studi scientifici sulla longevità a partire dalle prime osservazioni sull’ottimo stato di salute della popolazione indiana. Nei paesi orientali la curcuma viene utilizzata da sempre non solo come rimedio della tradizione medica ayurvedica ma anche come immancabile ingrediente in cucina. La ricerca scientifica ha confermato le straordinarie proprietà antinfiammatorie e antiossidanti del principio attivo, la curcumina, un polifenolo a cui si deve l’effetto riequilibrante sui livelli di colesterolo e di zuccheri nel sangue. La curcuma agisce direttamente sul pancreas e sul fegato, abbassa i livelli di glicemia nei pazienti diabetici, aumenta i livelli di HDL colesterolo (quello “buono”!) nei soggetti con dislipidemia e riduce i tassi di fibrinogeno nel sangue di persone con aterosclerosi, prevenendo la trombosi. http://www.fondazioneveronesi.it/articoli/oncologia/curcuma-non-solo-giallo/ Della curcuma è ben noto anche l’effetto coleretico e colagogo , che riguarda la produzione e il regolare deflusso della bile, a cui consegue un miglioramento della digestione, in particolare dei grassi, e una buona protezione delle mucose del tubo digerente. Viva la curcuma quindi, che ci mantiene puliti dentro e giovani fuori a fronte di un aroma caldo ed avvolgente, che ci riporta ai fasti delle “mille e una notte”. Ma ciò che ha levato la curcuma a ben altri fasti, quelli scientifici, è il suo effetto antitumorale, legato alle proprietà antiinfiammatorie e antiossidanti della curcumina, studiato in ben otto tipi di tumori solidi (tra cui mammella, prostata, colon) nonchè nella leucemia infantile tra quelli del sangue. La curcumina interagisce con i recettori di membrana, controlla le interleukine e il TNF, regola il DNA, agisce insomma attraverso diversi meccanismi con il risultato di contrastare il processo di degenerazione cellulare. Come ormai è ben noto, infiammazione e ossidazione sono fattori causali di patologie cronico-degenerative tristemente diffuse, come artriti e artrosi, reumatismi, fibromialgie, morbo di Crohn, psoriasi. Anche l’Alzheimer è oggi riconosciuta come una malattia su base parzialmente infiammatoria legata alla deposizione di placche amiloidi nel SNC. E’ da sottolineare come infiammazione e ossidazione siano processi spesso correlati ad uno stile di vita del tutto scorretto e irrispettoso delle leggi biologiche. L’assunzione di droghe, farmaci, fumo, conservanti alimentari, inquinanti ambientali ma anche l’inosservanza dei ritmi biologici, della necessaria quantità di moto e dell’esercizio aerobico, persino una cattiva respirazione e igiene personale, possono essere causa di stress, infiammazione cronica e processi ossidativi che favoriscono la degenerazione e l’invecchiamento anticipato. Siamo in inverno e qui di seguito consiglio ricette a base di curcuma facili e veloci per prevenire e alleviare alcuni dei disturbi più frequenti della stagione: il raffreddore e i dolori articolari. Utilizziamo la curcuma, facendo attenzione a non eccedere nelle dosi soprattutto nelle persone che soffrono di calcoli biliari, nella gravidanza, nei bambini della prima infanzia (fino ai due-tre anni), nelle persone che fanno terapie anticoagulanti. Bastano due cucchiani da caffè di curcuma al giorno (circa 3 grammi) per fare una buona prevenzione, meglio ancora se la usiamo insieme a cardamomo e rosmarino, piante benefiche dall’azione sinergica. Una portentosa bevanda immunostimolante invernale? The verde con aggiunta di 1 cucchiaino di curcuma, 2 chiodi di garofano, 1 grano di pepe nero, una spolverata di cannella grattugiata, scorza di limone e se gradito un cucchiaino di miele di eucalipto da bere tutti i giorni a colazione e dopo  cena (o per seguire le indicazioni dei popoli orientali durante il pasto). E’ un infuso gradevole dalle proprietà antistress, regola l’appetito e il sonno, migliora il metabolismo, controlla i sintomi da freddo e rafforza le difese. Poichè l’inverno ci predispone a trattenere liquidi e ad accumulare grasso, la curcuma può rivelarsi un alleato eccezionale per chi vuole mantenersi in forma, ridurre il senso di fame, sentirsi più in forza e controllare il peso. Per gli amanti di frullati e centrifugati di frutta o verdura l’abbinamento ottimale è con agrumi, mirtilli, carote, finocchi, broccoli e cavolacee in genere. Un ottimo frappè invernale? Mezza mela e 1 kiwi in latte di mandorla con 1 cucchiaino di curcuma, oppure il succo di un arancio spremuto, una carota, latte di soia e un cucchiaino di curcuma da consumarsi non freddo. E per i più golosi la curcuma può essere abbinata al miele di castagno da spalmare su una galletta di riso o su una fetta di pane nero o di farro. A pranzo e a cena la curcuma si abbina elegantemente sia con il pesce che con la carne ed è ottima per esaltare le virtù proteiche dei legumi. La curcuma può essere introdotta anche come integratore ma solo se di ottima qualità. E’ davvero eccezionale l’abbinamento con gli omega 3, di cui sono ben note le proprietà protettive nei confronti del cuore, della vista, del cervello, nonchè i benefici sui livelli di colesterolo e trigliceridi, sulla pressione arteriosa e sulla funzione mentale in generale. Abituiamo anche i nostri bambini al sapore e all’aroma stuzzicante della curcuma che si rivela un potente tonico in caso di stanchezza e va benissimo per riprendersi dalle malattie virali, dalle gastroenteriti, dalle convalescenze in generale. Può essere utilizzata anche nello yogurt o nel latte. Provare per credere!    

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