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Ansia da cambio di stagione: come la curo?

Ansia: un disturbo frequente soprattutto al cambio di stagione quando dall’inverno transitiamo in primavera. Fisicamente ci si sente stanchi e svogliati, si dormirebbe volentieri di più e i ritmi fisiologici si scombinano. A livello psichico si è più fragili, emotivamente suscettibili, facili prede di paure aspecifiche e immotivate o addirittura di fobie. La mente è confusa, fa fatica a prendere decisioni e si è in balia degli eventi. In questo contesto manca il controllo razionale sugli avvenimenti emozionali, i sentimenti sono amplificati e spesso esasperati, perdiamo la lucidità e la chiarezza, cerchiamo di recuperare un ordine mentale rassicurante ma senza successo. Proiettati fuori dalla zona di confort ci sentiamo incerti e l’autostima ne risente.

Generalmente le cose si rimettono a posto in pochi giorni o in qualche settimana al massimo. Le perturbazioni fisiche mentali ed emotive del cambio di stagione sono legate alle variazioni ormonali fisiologiche. In particolare il cervello produce meno melatonina in rapporto ai cambiamenti ambientali della luce e della temperatura. L’adattamento che ne consegue coinvolge gli ormoni che promuovono l’attivismo, la veglia, l’accrescimento, la riproduzione. Si  registrano variazioni della serotonina, la molecola del buonumore come anche del cortisolo, l’ormone dello stress. Il testosterone aumenta facendoci assumere atteggiamenti sfidanti e aggressivi.gli ormoni sessuali facilitano le relazioni e la prolattina ci rende più empatici e più simpatici.

L’ansia che emerge al cambio di stagione è a volte spia di un disagio esistenziale misconosciuto, che coinvolge il piano fisico solo come conseguenza di uno stato emozionale in cui la persona versa da più tempo e di cui è spesso inconsapevole. L’acuizzarsi dei sintomi ansiosi in primavera spesso è il motivo per cui le persone si accorgono di qualcosa che non va e ricorrono finalmente al medico o allo psicologo. http://www.stateofmind.it/tag/ansia/

L’ansia si manifesta con varie sfumature. C’è l’ansia da prestazione, spesso associata alla paura di affrontare una determinata situazione come un esame o un incontro di lavoro. C’è l’ansia da inadeguatezza che scaturisce da un confronto relazionale con una o più persone, di cui ci importa avere il consenso. C’è l’ansia da controllo, quella che prende le persone abituate ad avere il dominio di qualsiasi situazione e che per qulche motivo credono di non tenere più la situazione in pugno. C’è anche l’ansia legata ai fatti traumatici e alle paure vissute che si ripresenta anche al solo ricordo oppure quando dobbiamo affrontare situazioni simili. C’è l’ansia legata alla depressione e l’ansia da scarso realismo, una sorta di fuga dalla realtà compensatoria. C’è l’ansia iperacuta che assume connotati nevrotici, l’ansia paralizzante che si manifesta come attacco di panico e l’ansia spossante che si si accompagna a debolezza.

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Al di là delle sue manifestazioni l’ansia ha sempre un significato e spesso cela un bisogno non solo inappagato ma anche non riconosciuto. In tutti i casi di ansia c’è un denominatore comune: affrontare un cambiamento, qualsiasi esso sia, fa emergere lo stato confusionale della persona ansiosa. Il cambiamento, cioè il passaggio da uno stato ben conosciuto anche se ritenuto negativo ad uno stato incognito anche se desiderato.  E’ l’ansia il peggior nemico quando si tratta di fare il primo passo per cambiare situazioni che non ci piacciono. in primavera come in  tutti i cambi stagionali l’adeguamento dell’organismo ai fattori ambientali mutanti impone una serie di sconvolgimento psico-neuro-endocrino-immunologici che possono esporci all’ansia da cambiamento.

Come ci curiamo? Le proposte sono tante . Io consiglio di partire da un livello emozionale con i fiori di Bach, eventualmente rinforzato da un rimedio omeopatico o omotossicologico.

Una ricetta omeopatica?

Fiori-di-Bach

Walnut, fiore per il cambiamento associato ad Agrimony nel caso dell’ansia da inadeguatezza o ad Impatiens nel caso di nervosismo agitazione e frettolosità nel caso di ansia da anticipazione. Se esistono altre manifestazioni come ad esempio attacchi di panico si può aggiungere Roch Rose, se invece vi sono anche paure aspecifiche  e tremori possiamo usare Aspen o Gelsemium omeopatico alla 30 CH. Un drenante epatico come Tarassaco e Carciofo fitoterapici aiuta il fegato impegnato in un superlavoro stagionale e attenua rabbia e rancore. Gli oligoelementi come Magnesio, Manganese e Zinco sono adatti sul piano biochimico. Infine si può ricorrere ad un trattamento di agopuntura per il riequilibrio energetico.

Tra le tecniche di rilassamento cito con piacere la meditazione la visualizzazione la respirazione e le dinamiche bioenergetiche come il Qi Gong  il Tai Chi lo yoga la bioginnastica il metodo Feldenkrais la musicoterapia.

Una citazione particolare voglio riservarla al metodo del coaching che rappresenta un’ eccezionale opportunità di diventare più consapevoli degli obiettivi che vogliamo realisticamente conseguire e di come poterli realizzare per migliorare cambiare o trasformare la nostra vita

Cambiamento: fai coaching in primavera!

Spesso propongo ai miei pazienti cure integrate e combinate del tutto personalizzate ottenendo da molti anni a questa parte ottimi risultati senza ricorrere, laddove possibile, a psicofarmaci. Consiglio a tutti di prendere in considerazione l’opportunità delle cure mediche biointegrate e di rivolgersi ad un esperto. Vi aspetto con un  proposta personalizzata nello studio Fisiomed a Imola dove troverete possibilità di integrazione terapuetica anche tra diverse discipline e specialità.

   

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