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Anima emozionale: metti passione nelle tue sfide

C’è un’anima emozionale in noi, che muove le nostre passioni e ci ispira a sfidarci. È l’anima degli Eroi, di cui ci parla Omero usando un termine antico, Thimos, che in greco significa respiro, sangue, energia, emozione, indica insomma la nostra anima emozionale. Prima di entrare in azione gli eroi omerici parlavano col proprio Thimos per farsi ispirare a compiere grandi gesta, degne di essere raccontate ai posteri. Oggi le neuroscienze ci dicono che il nostro cervello produce immagini che poi narriamo a noi stessi e che questa facoltà è una delle più complesse della nostra straordinaria mente. Raccontarci la nostra stessa autobiografia serve a ricordare a noi stessi chi siamo e a chiarirci le idee su che cosa vogliamo: risorsa utile quando si tratta di cimentarsi nelle prove (più o meno eroiche) della nostra vita. Al pari degli eroi antichi anche noi uomini moderni, quando siamo sotto stress e dobbiamo affrontare le sfide quotidiane, ci confrontiamo con la nostra anima emozionale: qualcosa ci spinge ad imbarcarci in nuove imprese verso la gloria, qualcos’altro ci tira indietro per farci rimanere al sicuro. In quei momenti ci passa per la testa (ma lo sentiamo nel corpo) un turbinio di emozioni; ognuna di esse ci dà una mano a scegliere che cosa fare (e anche se è il caso di farlo!). ascoltiamo e accogliamo l’emozione: essa ci orienterà nell’agire per il meglio. La passione, si sa, è un’energia motrice fondamentale e quando diventa consapevole è sempre spesa bene! (vedi le imprese di Achille, Ulisse e compagnia). Anche la scienza è d’accordo con Omero: neuroscienziati come Damasio, LeDoux, Goleman ecc… sostengono che le emozioni sono come mattoni fondamentali per costruire la coscienza e ci orientano nelle scelte, entrando a pieno titolo a far parte della mente ubiquitaria. Questo era, più o meno, anche il pensiero di Platone: ricordate il mito dell’Auriga e del Carro? Lo si legge nel Fedro (370 a.C.): Platone paragona l’uomo ad un condottiero esperto, che deve domare l’impeto di due cavalli, Eros, che vuole andare verso il basso, e Thimos, che vuole andare verso l’alto. La metafora sta a dirci che per guidare bene il carro della nostra vita dobbiamo sempre fare i conti con i nostri desideri materiali e le nostre passioni. E fin qui ci risulta che sia vero: quante volte ti è capitato di voler tanto correre verso il successo ma poi sei rimasto al palo? Thimos, il cavallo che rappresenta la passione, vuol farci volare in alto e il buon auriga conta proprio su di lui per domare il bizzarro Eros, che segue i bisogni e gli istinti più bassi. Nella sua idea di anima tripartita Platone ci svela che Thimos, cioè la passione, è l’anima emozionale e ci dice anche che è l’alleato principale dell’intelletto (nous) nei confronti dei desideri più materialistici (epitimia). Dunque sembra proprio che l’intelligenza abbia molto a che fare con l’emozione, tanto che i professori Peter Salovey e John D. Mayer nel loro articolo “Emotional Intelligence” hanno parlato di intelligenza emotiva (e sociale) già nel 1990. Filosofia e scienza: visioni consilienti che creano realtà. Oggi gli scienziati confermano che le emozioni stanno proprio a cavaliere tra i processi cerebrali superiori (come il pensiero, l’immaginazione, la memoria, l’ideazione ecc…) e le funzioni nervose più semplici (come riflessi, reazioni, percezione, sensazione ecc…), dando ragione a Platone. Nella teoria neuroscientifica del cervello trino (Paul Mac Lean, Triun Brain) i centri nervosi emozionali fanno parte del sistema limbico, o cervello antico, posto al di sotto delle cortecce, e contribuiscono in modo determinante ai processi mentali superiori. Senza emozionarci ad esempio ci risulta difficile imparare qualcosa, senza emozionarci non ci ricordiamo bene i particolari di quel che ci succede, senza emozionarci non riusciamo a esprimerci creativamente né ad amare, a provare empatia o a sentire compassione.

Non pensi di essere un eroe né ti interessa esserlo? Reputi che l’anima emozionale di platonica ispirazione sia un concetto superato e poco realistico? Ti invito a considerare le cose da un altro punto di vista e ti metto sulla strada per cambiare idea. Hai mai sentito parlare di sfide? Probabilmente si, e in diversi ambiti del lavoro, della vita, dello sport ecc.. dato che oggi questo termine è molto usato. Siamo in sfida perenne, perché la nostra società ci richiede continui miglioramenti, cambiamenti, trasformazioni. Raccogli la sfida e mettiti in gioco, altrimenti sei fuori dal gioco! Anche a te sarà capitato di accettare una sfida con te stesso per dimostrare qualcosa. Come è andata? Avrai visto che se te ne importava qualcosa le cose andavano alla grande, se non te ne importava niente è andata così così. La differenza che cosa l’ha fatta? Il tuo thimos, la tua anima emozionale. Vedi che il concetto è ancora attuale? Il tempo degli eroi non scade mai e questo può essere anche il tuo tempo da Eroe!


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